Presagio
Non conosce remore
il sibilo del vento
che
furente
ha totto
gli argini fragili del tempo
In una notte fredda di plenilunio
con le civette sui rami
zitte e immobili
come le stelle in cielo
L'onda del mare
riempie di relitti la spiaggia
porta tanti stralci di vita
perdute cose senza nome
storie amare
E questa strage non avrà fine...
Presagio di vecchie e nuove sventure
per l'uomo
a se stesso
e agli altri
ostile.
Roberto 19.02.15
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